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Si è appena concluso il 3° Convegno Internazionale targato Ericksonn “Supereroi FRAGILI “ che ha avuto anche quest’anno il merito di indagare le principali dimensioni dell’età adolescenziale, declinate sotto la luce dei disagi e delle opportunità.

Tante sono state le tematiche oggetto di studio.

La prima parte della giornata è stata inaugurata da una riflessione del teologo Vito Mancuso sulla “educazione alla bellezza e terapia dell’attenzione”, che ha rappresentato come si possa far ricorso appunto alla “bellezza” per creare alleanze con i giovanissimi.

Proseguita con l’intervento del Prof. G. Daffi della Università Cattolica di Milano sulle strategie per motivare all’azione gli adolescenti più pigri e ritirati, la sessione si è conclusa con la testimonianza di Antonio della Corte, formatore della Coop.” La Pranza” del Rione Sanità di Napoli impegnata nel reinserimento lavorativo di giovanissimi.

I lavori sono proseguiti con una profonda riflessone del neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni sui problemi psichici degli adolescenti del mondo occidentale.

Tanti i punti affrontati nei numerosi simposi fruibili a scelta dai partecipanti:

“adolescenti e pornografia”, relatori la giornalista M. Lanfranco e il sociologo Cosimo M. Scarcelli che hanno evidenziato come da una recente ricerca sia emerso che i giovani tra 16 e 19 anni ricevono i principali insegnamenti in ambito sessuale attraverso la navigazione sui siti internet;

“il colloquio motivazionale nelle conversazioni sul cambiamento”, relatore Valerio Quercia, presidente della associazione Italiana Colloquio motivazionale, che ha fatto rilevare come la tecnica del C.M. introdotta nella pratica clinica da Miller e Rollnick, sia ormai da anni riconosciuta come il più potente tra gli strumenti professionali usati per colloqui finalizzati al cambiamento di comportamenti disfunzionali.

Partecipatissimi i simposi su “educazione emotiva a scuola ed in famiglia” condotto dalla psicoterapeuta Francesca Mencaroni e quello sull’Hikikomori.

L’Hikikomori, termine giapponese dal significato letterale “stare in disparte”, è utilizzato per indentificare la tendenza dei giovani di auto-recludersi per fuggire dal giudizio e della competizione sociale.

I relatori, Marco Crepaldi Italia e Jonathan Lisci della associazione Hikikomori Italia, hanno proposto un intervento sulle possibili tecniche e risorse per arginare e contrastare il fenomeno evidenziando come ruolo fondamentale possa essere rivestito dai genitori.

La seconda giornata ha visto realizzarsi simposi su “disturbi alimentari e adolescenti”, relatori il dr Valerio Zanna dell’Ospedale Bambin Gesù;

“bullismo e cyberbullismo”, con la presenza di Ersilia Menesini della Università di Firenze e Elena Ferrara dell’USR Piemonte;

Nel secondo giorno di lavori , particolare interesse hanno suscitato gli spazi dedicati agli atteggiamenti a rischio dei giovanissimi (dipendenza da sostanze, da social, etc) ed alla prevenzione e pratiche di partecipazione; relatori, per il primo: Salvatore Giancane della USL Bologna e Siomon Feder della Comunità Casa del Giovane di Pavia; per il secondo Chiara Panciroli della Università Cattolica di milano e Luigi Cardillo del Centro di solidarietà di Reggio Emilia;

Ancora, altri atteggiamenti a rischio oggetto di studio sono stati quelli legati alla sperimentazione della morte (“fare i conti con la morte in adolescenza”), ed al gioco d’azzardo, aperta con l’esclamazione del filosofo Platone che recita che “si può scoprire di più in un’ora che in un anno di conversazione”.

La due giorni formativa, dopo l’intervento di Matteo Lancini sull’atteggiamento di ritiro sociale e dipendenza da internet”, si è conclusa il giorno 11 con la lezione del filosofo e psicanalista Miguel Benasayang, impegnato da anni a dimostrare come per convivere con gli altri occorra superare i conflitti con noi stessi.

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