banana

 

 

 

 

 

 

 

 

Regia: Andrea Jublin

Genere: Commedia

Tipologia: Il mondo della scuola, Disagio giovanile, Esistenziale

Interpreti: Marco Todisco, Beatrice Modico, Anna Bonaiuto, Giorgio Colangeli, Camilla Filippi,

Gianfelice Imparato, Gisella Volodi, Andrea Jublin

Origine: Italia

Ann: 2014

 

Trama: Giovanni, quattordicenne chiamato Banana dai compagni di squadra per i tiri maldestri in porta e per la sua maglia brasiliana, giallo verde che indossa anche quando non gioca, è un irriducibile romantico. È convinto che la felicità può essere alla portata di tutti. Basta volerla, cercarla con determinazione, andare all’attacco, non chiudersi in difesa proprio come la sua squadra del cuore, il Brasile. Banana si invaghisce di Jessica, sua compagna di classe che quasi sicuramente sarà bocciata dalla professoressa Colonna incarognita da una profonda depressione. Decide di aiutarla e programma per lei un piano di recupero e, pur di suggerirle le risposte giuste alle interrogazioni, organizza pacchiani ed improbabili escamotage che non sfuggono alla spietata prof che lo manda per punizione dal preside. Alla fine, però, l’amicizia e l’amore si impongono sulla noia, la sfiducia e la crudeltà causate da una vita quotidiana mediocre, piatta e senza sogni, cuore ed ambizioni.

Recensione:  Andrea Jublin, dopo la sua nomination all’ oscar con il cortometraggio Il supplente, continua ad occuparsi di scuola e di bambini e debutta nel lungometraggio con il film Banana del 2014, uscito nelle sale cinematografiche nel gennaio 2015. Il film ha riscosso grande successo di pubblico, il 20 giugno 2015, a Bari, nella sesta edizione di “Del Racconto, il Film”  alla presenza dell’attore Giorgio Colangeli. Banana è un film per ragazzi, esile nella trama, che si svolge tra un campetto di calcio e i banchi di scuola, ma che affronta un tema molto più grande e complesso: l’esistenza. Un’ esistenza amara, che spegne ogni speranza, vista con gli occhi innocenti e sognatori di un adolescente che si muove in un’ Italia annoiata, rinunciataria, in cui tutti hanno paura di sognare, di credere, di osare. Il film è una commedia, dal risvolto agrodolce, che tocca le corde più intime dell’animo e dell’esistenza. I problemi esistenziali, ad eccezione di Banana, che ha accettato la filosofia brasiliana della squadra del cuore (non chiudersi mai in difesa, attaccare, crederci) investono il nucleo familiare del protagonista, la compagna di classe, l’insegnante di lettere, il preside. La professoressa Colonna, sfiduciata, senza più ambizioni, sfoga la sua profonda depressione sugli alunni a cui non risparmia brutti voti e sarcastici rimproveri e sul preside suo amico e spasimante da sempre. Jessica, compagna di classe, è convinta che solo il danaro può permettere di raggiungere la vera felicità e che tutti i ragazzi sono uguali e in cerca di facili relazioni. Emma, sorella di Banana, è segretamente amata da Gianni e, nonostante le due lauree, ha scarsa possibilità di lavoro mentre suo padre è continuamente alle prese con bollette e tasse da pagare e la madre è rassegnata al suo ruolo di casalinga frustrata. Solo alla fine, il film sembra aprirsi a uno sbocco positivo, grazie alla determinazione, alla perseveranza del giovanissimo Banana, convinto che la felicità, anche per una piccola cosa,  può essere raggiunta da tutti. La tattica brasiliana alla lunga ha la meglio. Jessica, senza volerlo, senza saperlo sbiascica una risposta che aiuta la professoressa a comprendere quanto insensato è il suo comportamento, quanto amara, dolorosa, solitaria e inutile è la sua esistenza. «Cuore, amore, amicizia» sono il lievito dell’esistenza La stella da cui il piccolo principe era sceso, la rosa che lì dimorava e che amorevolmente curava e cresceva profumata e bella, esistevano perché lui esisteva. Senza di lui, la stella sarebbe svanita, la rosa sarebbe appassita e con esse lui stesso. La professoressa Colonna lentamente si scioglie e comprende, grazie ai continui e insistenti tentativi di Banana di salvare dalla bocciatura la compagna, che il cuore, l’amicizia, l’amore restano gli unici valori essenziali nella vita e dà il sospirato sei in italiano a Jessica. Emma parte con Enrico preferendolo all’indeciso Gianni anche se è riuscito a rivelarle il suo amore con una lettera scritta all’età di quindici anni e che rinnova anno dopo anno. Giovanni, a causa del suo piede destro a forma di banana, continua a non fare goal, ma conquista la stima degli amici e, soprattutto, ha la possibilità di riavere, il prossimo anno, come compagna di classe Jessica. Tutto sommato, Andrea Jublin, ci ha regalato una bella fiaba impreziosita dalla musica di Nicola Piovani e, come tutte le fiabe, un lieto finale.

A. C.

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