Il 28 e il 29 maggio si è tenuto a Firenze, presso l’Istituto degli Innocenti,  il  Convegno nazionale  “La relazione che cura: tessere legami nelle comunità per minori” organizzato dal CNCM – Coordinamento Nazionale Comunità per Minori – per ricordare i 25 anni di attività :  due giornate di formazione e approfondimento proposte dal Coordinamento  dedicate all’accoglienza residenziale di minorenni, e delle madri con figli, che vivono situazione di disagio, abuso, maltrattamento ed a rischio devianza.Il convegno si è aperto con l’inaugurazione della mostra fotografica di Giovanni Gastel per l’Associazione Il Piccolo Principe, 26 ritratti dedicati al tema del maltrattamento infantile, ed è proseguito con gli interventi, fra gli altri, di Giovanni Fulvi, presidente del Cncm, Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti e Grazia Sestini, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana.«Il bambino ha diritto all’ascolto, alle relazioni che curano», ha sottolineato Alessandra Maggi, definendo il progetto di accoglienza «un percorso in continua verifica, un lavoro da rimettere sempre in discussione, perché i bisogni dei bambini cambiano».La sessione mattutina è stata l’occasione per affrontare molte questioni, fra le quali i sistemi di monitoraggio e l’accompagnamento all’autonomia dei neomaggiorenni in uscita dalle comunità. Nel suo contributo intitolato Il diritto alla cura delle relazioni (articoli 3 e 20 della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo), Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha toccato vari temi, evidenziando alcune criticità, come la mancanza di livelli essenziali delle prestazioni riguardanti i diritti civili e sociali dei bambini e degli adolescenti garantiti in tutte le regioni e le condizioni di grave difficoltà in cui si trovano oggi le famiglie. «Fra le segnalazioni che ricevo molte riguardano i minori fuori famiglia, le comunità, il ruolo dei servizi sociali e situazioni non conformi alle leggi e non rispettose dei diritti dei minori», ha detto il Garante.«La buona accoglienza è fatta del “contenimento”, della cura e della promozione delle capacità», ha spiegato Fulvio Scaparro, fondatore dell’Associazione Genitori ancora, giornalista e scrittore, che si è soffermato, in particolare, su tre parole chiave: la famiglia, la familiarità e le relazioni.  Durante l’incontro è stata distribuita la pubblicazione Comunità residenziali per minorenni:per la definizione dei criteri e degli standard Garante Nazionale, documento di proposta elaborato dal Gruppo di lavoro sulle comunità di tipo familiare nato all’interno della Consulta delle associazioni e delle organizzazioni, istituita presso l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.Il convegno è poi proseguito  con un confronto di esperienze europee e una tavola rotonda dedicata al tema Tessere relazioni di cura tra soggetti istituzionali.

Durante la seconda giornata, inoltre, è stato presentato un breve video di presentazione della piattaforma on line del master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, attraverso la quale sono rese disponibili lezioni on line e materiale didattico specifico nel modulo “Le comunità per minori:modelli teorici e organizzativi e strumenti di intervento”

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L’idea fondante questo corso , che nasce da un desiderio condiviso con i referenti del CNCM, è quella di creare una comunità virtuale interessata ed impegnata a costruire un percorso che, da giugno 2015 e fino a marzo 2016, si svilupperà attraverso diversi momenti strutturati e focalizzati nello specifico su aspetti tematici portanti l’intervento di comunità, che consentano di pensare alla comunità con un approccio relazionale. Il corso ” Le comunità per minori: modelli teorici e organizzativi e strumenti d’intervento”, promosso dall’ Università di Ferrara e diretto dalla prof.ssa Paola Bastianoni , nasce quindi con l’obiettivo  di  garantire una formazione continua, partecipata e condivisa  con gli educatori di comunità sui valori e le problematiche in gioco nei processi di accoglienza del minore abusato, la competenza e l’organizzazione degli operatori sociali nel sostegno al bambino e alle famiglie coinvolte nei processi di affidamento, i processi di riparazione dei danni relazionali, la formazione e supervisione degli operatori e delle famiglie che accolgono minori abusati, con l’obiettivo di fornire le basi teoriche per comprendere il significato del sostegno alla genitorialità simbolica nei processi di affidamento dei minori abusati dopo l’allontanamento dalla famiglia abusante e  confrontarsi sulle tematiche dell’accoglienza come ‘sostituzione’ e dell’accoglienza come ‘riparazione.

Il corso offre una serie di servizi on line e in presenza:

Servizi on line

 A) addestramento on line alla progettazione educativa informatizzata tramite scheda PEI informatizzata

B) consulenza on line per progettazione educativa individualizzata

C) documentazione tramite video interviste di buone prassi in comunità

D) costruzione on line di banche dati aggiornate su argomenti di pertinenza del lavoro in comunità

E) informazioni e aggiornamenti costanti su ciò che concerne la tutela e la protezione dei minori

F) videoregistrazioni on line di seminari e convegni sulle comunità’ per minori

G)newsletter a cadenza regolare per tutta la durata dell’anno specificamente dedicate alle comunità per minori dove vengono segnalate e coordinate tutte le informazioni provenienti dalle comunità e utili per le comunità

G)newsletter  per tutta la durata dell’anno e a cadenza regolare di aggiornamento sulle tematiche relative alla protezione e alla tutela dei minori

Servizi in presenza

G)convegni/ seminari organizzati dal master

H) scuola estiva sulle comunità per minori, con sede a Pennabili (RM) da lunedi 31 agosto a giovedi 3 settembre 2015.

Ecco un breve video di presentazione del corso da parte della direttrice, la prof.ssa Paola Bastianoni, attualmente docente di psicologia clinica e psicologia dinamica presso l’Università degli Studi di Ferrara, socia fondatrice del CNCM, per più di un decennio responsabile di una comunità per minori, e da anni supervisore delle equipe educative in diverse comunità per minori, realtà con le quali mantiene sempre un rapporto diretto e costante svolgendo sistematicamente attività di supervisione,appunto,oltre che di formazione e ricerca.

 

Per iscrizioni  al corso “Le comunità per minori: modelli teorici e organizzativi e strumenti di intervento” cliccare al seguente link e seguire la procedura indicata (il contributo d’iscrizione è pari a 200 euro)

ISCRIZIONE AI SINGOLI MODULI

Per informazioni sul modulo on line scrivere una mail all’attenzione della dott.ssa Loredana Catalano all’indirizzo

mastertutelaminori@unife.it ;  www.tutelaminoriunife.it

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