VOLUMI

– Barbanotti G., Iacobino P. (1998), Comunità per minori, Carocci, Roma.

– Bastianoni P. (1992), Chi vive in comunità? Un profilo dell’utenza, Regione Toscana, Firenze.

– Bastianoni P. (1994) Educare in comunità: la comunità nelle parole nelle azioni degli educatori, Regione Toscana, Firenze.

– Bastianoni P. (1996), Come valutare gli interventi educativi e terapeutici in minori fuori famiglia. In C. Regalia e G. Scaratti (a cura di), Conoscenza e azione nel lavoro sociale ed educativo, Armando, Roma.

– Bastianoni P. (1996). Dieci comunità si presentano: dalla progettazione alla vita quotidiana, Regione Toscana, Firenze.

– Bastianoni P. (2000), Interazioni in comunità: vita quotidiana e interventi educativi, Carocci, Roma.

interazioni in comunità

Quando, alcuni decenni fa, le politiche sociali di deistituzionalizzazione dei minori posero psicologi e ricercatori di fronte alla necessità di organizzare nuovi contesti di sviluppo per bambini e adolescenti “senza famiglia”, gravemente danneggiati da anni di istituzionalizzazione, i riferimenti teorici e di metodo erano drammaticamente inconsistenti. Oggi, la diffusione delle comunità per minori rappresenta una risposta articolata e differenziata al bisogno di più di 5.500 tra adolescenti e bambini maltrattati e deprivati, impegnando molteplici professionisti e volontari nel difficile compito di riorganizzare idonei percorsi di crescita. Questo testo – privilegiando gli approcci teorici che sostengono il ruolo prioritario delle relazioni nei processi evolutivi e nei percorsi educativi – si pone come pratico strumento di lavoro e di riflessione per studenti, operatori sociali, educatori e per tutti coloro che sono interessati a comprendere la complessa realtà delle interazioni e delle relazioni tra educatori e adolescenti che condividono l’avventura della comunità.

– Bastianoni P., Baiamonte M., (2014) Il progetto educativo nelle comunità per minori, Erickson, Italia.

il progetto educativo

Nella vita quotidiana delle comunità per minori vanno contrastate le logiche istituzionalizzanti e si deve promuovere un approccio centrato sulle relazioni interpersonali. Mantenendo l’attenzione sul preminente interesse del minore, si può costruire un’alleanza emotiva e di lavoro tra operatori e ragazzi in comunità, in un processo di educazione e di riparazione dei danni subiti negli ambienti di provenienza. Il volume offre molte indicazioni e consigli pratici in tal senso e introduce le schede informatizzate per il monitoraggio del progetto educativo nelle comunità per minori e nelle comunità ad alta autonomia per neomaggiorenni, strumento semplice e innovativo per costruire e portare avanti in modo condiviso il progetto educativo. La guida si rivolge agli educatori che operano nelle comunità per minori e per neomaggiorenni e a chi riveste ruoli di coordinamento e dirigenza di strutture di assistenza residenziale per minori.

– Bastianoni P., Milli R., Avalle C. (1994), Vuoi sapere cosa ne penso io della comunità per minori?, Regione Toscana, Firenze.

II volume fornisce un quadro sintetico, ma arti­colato dei minori ricoverati in comunità alloggio. Sono descritte le caratteristiche generali degli ospiti e delle loro famiglie d’origine e la storia istituzionale del minore e della sua famiglia, dal­la segnalazione alla prima presa in carico da parte dei servizi. È un contributo e un’occasione per riflettere sulle situazioni dei minori ricoverati in comunità alloggio e sulle modalità operative dei servizi stessi. Le testimonianze raccolte dai ricercatori in dieci comunità aderenti al Coordinamento delle comunità per minori (CNCM) offrono un ricco materiale utile anche per rivedere le modalità di progettazione e di valutazione dei casi.

  –  Bastianoni P., Palareti L. (2005), Comunità per minori, in G. Speltini (a cura di), Minori, disagio e aiuto psicosociale, Il Mulino, Bologna.

– Bastianoni P., Taurino (2008), La relazione educativa in comunutà per minori: dalle disfunzionalità familiari alla terapeuticità degli interventi, in O. Codisposti, P. Bastianoni, A. Taurino, Dinamiche relazionali ed interventi clinici. Teorie, metodi e contesti, Carocci, Roma pp.213-238.

dinamiche relazionali e interventi clinici

Quali sono i possibili ambiti di intervento della psicologia clinica? Quali i modelli teorico-epistemologici da assumere per poter leggere, analizzare, interpretare e gestire la complessità dei processi relazionali che coinvolgono gli individui? Quali gli strumenti e le metodologie da adottare? Muovendo implicitamente da tali interrogativi, il testo affronta la discussione sulla rilevante interconnessione tra dinamiche relazionali e interventi clinici, spostando la riflessione su un utilizzo della clinica – come disciplina o sapere teorico-metodologico formale costituito da modelli interpretativi, strumenti e metodologie – che, nel caso specifico, ha come focus privilegiato il complesso e articolato mondo delle relazioni. Partendo da un’analisi teorica sulla clinica delle relazioni si approfondiscono gli strumenti  di valutazione e osservazione della qualità delle relazioni e le modalità attraverso le quali specifiche relazioni di tipo professionale (tra educatore e minore, tra formatore/supervisore ed équipe educativa, tra formatore/supervisore e corpo docente, tra psicoterapeuta e paziente) possono assumere una funzione clinica, offrendo una lettura che propone un passaggio dalla relazione come oggetto di analisi clinica alla relazione come strumento di intervento clinico.

– Bastianoni P., Taurino A. (2005), Famiglie per professione e per affetto, in L. Fruggeri (a cura di), Diverse Normalità, Carocci, Roma.

diverse normalità

Nei molteplici tipi di composizioni familiari attualmente presenti anche nel contesto sociale italiano la coppia genitoriale può non coincidere con quella coniugale, i confini spaziali con quelli affettivi, i ruoli di genere con quelli familiari. Le famiglie possono inoltre essere attraversate da differenze legate all’appartenenza culturale e la genitorialità non è necessariamente definita solo in termini biologici. Le dinamiche relazionali interpersonali legate a queste discontinuità – che nel volume non sono considerate come mancanze, eccezioni o deviazioni da un modello, bensì come indicatori delle specificità in cui i processi e i rapporti si svolgono e si organizzano nei diversi tipi di famiglie – costituiscono l´oggetto principale dell’analisi sviluppata nel libro, che delinea in tal modo le premesse per una sistematica riconsiderazione dei modelli teorici di riferimento nello studio delle famiglie. Oltre che per gli studenti del corso di laurea in Psicologia, il testo può costituire uno strumento particolarmente utile per quanti, operando nelle agenzie sociali, educative e sanitarie si trovano a relazionarsi con la molteplicità dei modi in cui le persone organizzano e sviluppano i loro rapporti primari.

– Bastianoni P., Taurino A. (2007), Famiglie e genitorialità oggi: Nuovi significati e prospettive, Unicopli, Milano.

famiglie e genitorialità oggi

– Bastianoni P., Taurino A. (a cura di) (2009), Le comunità per minori. Modelli di formazione e supervisione clinica, Carocci, Roma.

Le comunità per minori. Modelli di formazione e supervisione

Il volume presenta, attraverso un approccio clinico-dinamico di stampo socio-costruzionista, strumenti e competenze psico-socio-educative necessarie a chi ha il compito di sostenere/supportare le équipe educative delle comunità per minori affinché questi luoghi diventino spazi di relazione e di cura con effettive valenze trasformative e terapeutiche. Il testo – che fa il punto sulla situazione attuale dell’intervento di comunità per minori adottando uno sguardo aperto all’integrazione tra diverse prospettive d’intervento e orientamenti teorici – si rivolge a coordinatori, formatori e supervisori, agli educatori di comunità, agli studenti e ai professionisti che operano nel sociale.

– Bettelheim B. (1967), L’amore non basta, Ferro Edizioni, Milano. (ed. or. Love is not enough, 1950).

– Cabiati E. (2014), La visita domiciliare in tutela minorile, Erickson, Trento.

La visita domiciliare in tutela minorile

Nel lavoro di tutti i giorni di un assistente sociale, può sembrare che manchi il tempo per prepararsi adeguatamente a una visita domiciliare. Ma in particolare nella tutela minorile occorre mostrare competenza, cura dei dettagli e flessibilità. Su cosa bisogna concentrare l’attenzione? Come svolgere in maniera efficace una visita nei tempi a disposizione? Come rapportarsi con i familiari e con i minori? La guida offre indicazioni e molti suggerimenti pratici per affrontare e concludere la visita domiciliare nella maniera più produttiva possibile e con maggiore serenità.
Il volume si rivolge agli operatori ai primi impieghi, ma si rivela uno strumento prezioso anche per gli assistenti sociali con più esperienza che devono occuparsi per le prime volte dell’ambito specifico della tutela minorile.

– Calcaterra V. (2014), L’affido partecipato: Come coinvolgere la famiglia d’origine, Erickson, Trento.

L ' affido-partecipato

Questo corso online spiega come promuovere e realizzare progetti di affido familiare costruiti con l’attiva partecipazione delle persone direttamente interessate: le famiglie “affidanti”, i bambini e i ragazzi, le famiglie affidatarie e la comunità locale, oltre che gli operatori dei servizi. La prassi di lavoro presentata nel corso è fondata sulla metodologia relazionale di rete e si basa sull’ esperienza concreta della Cooperativa sociale “La Casa davanti al sole”, che da oltre quindici anni è impegnata nella realizzazione di progetti di affido familiare e di interventi di supporto a famiglie e minori in situazioni di fragilità.

– Canali C., Vecchiato T., Whittaker J.K. (a cura di) (2008), Conoscere i bisogni e valutare l’efficacia degli interventi per bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà, Fondazione Zancan, Padova.

conoscere i bisogni e valutare l 'efficacia degli interventi per bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà

– Codispoti O. Bastianoni P., Taurino A. Dinamiche relazionali e interventi clinici: teoria, strumenti, contesti, Carocci, Roma, 2008

Dinamiche relazionali e interventi clinici. Teorie, contesti e strumenti

Quali sono i possibili ambiti di intervento della psicologia clinica? Quali i modelli teorico-epistemologici da assumere per poter leggere, analizzare, interpretare e gestire la complessità dei processi relazionali che coinvolgono gli individui? Quali gli strumenti e le metodologie? A partire da queste domande, il testo sostiene il ruolo prioritario delle relazioni nei processi evolutivi inerenti l’intero arco di vita, e si configura come un utile strumento di lavoro e riflessione per studenti, psicologi ed operatori sociali, chiamati, dalla complessità sociale dei nostri tempi, ad acquisire strumenti di lettura ed analisi della multifattorialità in atto all’interno delle dinamiche relazionali secondo differenti livelli di indagine.

– Emiliani F., Bastianoni P. (1993), Una normale solitudine. Percorsi teorici e strumenti operativi della comunità per minori, Carocci, Roma.

una normale solitudiine

– Redl F., Wineman D. (1974), Bambini che odiano, Boringhieri, Torino.

bambini che odiano

– Regalia C., Bruno A. (2000), Valutazione e qualità nei servizi, Unicopli, Milano.

– Regalia C., Scaratti G. (a cura di) (1996), Conoscenza e azione nel lavoro sociale ed educativo, Armando, Roma.

– Taurino A., Bastianoni P., Baroccu L. (2008), La consapevolezza delle dinamiche intrapsichiche da parte degli educatori di comunità come fattore di protezione negli interventi residenziali per minori ad alto rischio, in Canali, Vecchiato, Whittaker (2008).

– Tibollo A. (2015), Le comunità per minori, Franco Angeli, Milano.

le comunità per minori

Cos’è una comunità per minori? Esiste un modello pedagogico di riferimento? Quali gli strumenti e i metodi? In quale direzione porta l’attuale processo di differenziazione delle comunità? Nella complessa matassa di domande che si aggrovigliano intorno alle strutture residenziali per minori, l’autrice orienta il lettore fra gli approcci presenti in letteratura e l’attuale dibattito sul tema arrivando a elaborare e proporre una nuova lettura del modello pedagogico di base delle comunità. Una mappa concreta e sistematizzata di principi pedagogici che non mira a risposte definitive, o all’introduzione di nuove categorie educative, ma si delinea come uno sguardo pedagogico per creare ulteriori luoghi di riflessione e di ricerca. Il volume è quindi una guida per chi desideri intraprendere un itinerario nel mondo delle comunità per minori: dalle lunghe e contorte strade storico-legislative agli ancora stretti sentieri tracciati dalla pedagogia.

– Tosto L. (1999), Comunità a denominazione di origine controllata, «Animazione Sociale», vol. 12, pp. 71-85.

– Vecchiato T. (2000), La valutazione della qualità nei servizi, Fondazione Zancan, Padova.

la valutazione della qualità dei servizi

Il volume affronta in modo interdisciplinare i temi della verifica e della valutazione nei servizi sociali e sanitari, approfondendo i diversi livelli in cui essa può essere realizzata, e cioè a livello di intervento, servizio, progetto, processo, esito. Le proposte evidenziano gli aspetti teorici e metodologici necessari per affrontare in modo appropriato i problemi. Tengono conto della normativa di riferimento, con particolare attenzione alle dimensioni della qualità e della umanizzazione dei servizi. Hanno come attenzione principale il livello operativo. A questo scopo il testo è corredato da esperienze e da esemplificazioni utili a facilitare la traduzione pratica delle soluzioni proposte a livello di intervento professionale, di gruppo di lavoro e di servizio. Una sezione è dedicata ai temi della misurazione, della selezione delle variabili e degli indicatori, integrando metodi quantitativi e qualitativi. E’ affrontato anche il tema della valutazione partecipata con il coinvolgimento di operatori, persone utenti, famiglie, volontari.
Per queste sue caratteristiche il volume è utilizzabile per la formazione universitaria, per l’aggiornamento professionale degli operatori sociali e sanitari, per valutare interventi, servizi e progetti.

– Winnicott D.W. (1965), The maturational processes and the facilitating environment studies in the theory of emotional development, International University Press, New York,.

winnicott

“This volume brings together Dr. Winnicott’s published and unpublished papers on psycho-analysis and child development during the period 1957-1963. The basic concepts of Freud are indexed in relation to Dr. Winnicott’s discussions or elaborations of them. Quite often Dr. Winnicott’s has taken a Freudian concept as his given frame of reference but has not discussed it as such, and it is intended that the index should in part remedy this by pointing out the links between Dr. Winnicott’s ideas and those of Freud.” M. Masud Khan from Editorial Note.  Read less


ARTICOLI

– Bastianoni P., Emiliani F. (1995), Le comunità come fattore protettivo nei percorsi evolutivi a rischio, in Giustizia Minorile, 1,2.

– Bastianoni P., Rubino F., Taurino A., Palareti L., Berti C. (2006), Rappresentazioni della qualità nei servizi di comunità per minori: un’esperienza di focus group, in Psicologia scolastica, vol. 4, n.2.

– Bastianoni P., Taurino A., Zullo F., Valutare le comunità per minori: un’esperienza di focus group con giovani dimessi, in Rivista di Psicologia Clinica, n. 2/2009, pag. 181-191.

– Bortolotti G. (1998), Interventi comunitari, domiciliari e di accoglienza familiare dagli anni ‘60 agli anni ’90, in: Servizi sociali, n. 1, p. 9-32.

– Monaci M.G., Tamiello R. (2001), La regolazione delle emozioni nei bambini istituzionalizzati, in: Psicologia clinica dello sviluppo, n. 3/2001, p. 309-340.

– Ongari B., Schadee H. (2003), Adattamento e rappresentazioni dei rapporti interpersonali in adolescenti ospiti di comunità residenziali, in: Psicologia clinica dello sviluppo, n. 1/2003, p. 77-97.

– Palareti L., Berti C., Bastianoni P. (2006), Valutare le comunità residenziali per minori: la costruzione di un modello ecologico, Psicologia della salute, n.1, 123-135.

– Pazè P. (2001), Ritornare al diritto: equivoci e pregiudizi sugli educatori delle comunità per minori, in: Minori giustizia, n. 2, p. 123-132.

– Quarello E. (2006), Il modello tutelare nelle comunità per minori, in Prospettive Sociali e Sanitarie, 6, pp. 15-18.

– Quarello E., Angeli A. (2002), La gestione dei comportamenti sintomatici dei bambini vittime di abuso sessuale accolti 16 in comunità, in: Maltrattamento e abuso all’infanzia – Vol. 4, n. 1, p. 105-116.

– Regalia C. (1997), Il dilemma dell’appartenenza: la famiglia nella percezione degli educatori di comunità per minori, in: Ricerche di psicologia, n. 3, p. 7-21.

– Tosto L. (1999), Comunità a denominazione di origine controllata, in Animazione Sociale, vol. 12, pp. 71-85.


ATTI DI CONVEGNI E MONOGRAFIE

–  Autorità Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza (2015), Comunità residenziali per minorenni: per la definizione dei criteri e degli standard, Roma.

– Bastianoni P. Taurino A., Formazione e supervisione alle equipe educative in comunità per minori: il modello integrato ATG, intervento presentato al simposio su “Costruire la formazione: modelli psicodinamici a confronto”, presso il XII congresso Nazionale AIP- sezione di Psicologia Clinica e Dinamica, Torino, 24-26 settembre 2010

– Bastianoni P., Palareti L., Emiliani F., Berti C., Baccaro A. (2004). La valutazione dell’esperienza di comunità da parte degli adolescenti ospiti, in Contributi al VI Congresso Nazionale Sezione di Psicologia Sociale, Sciacca (AG) 22-24 settembre 2004.

– Bastianoni P., Taurino A., Formazione e supervisione agli operatori di comunità: un modello integrato, intervento presentato al Convegno Nazionale su “Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e prospettive, Lecce, 17-18 novembre 2006.

– Bastianoni P., Taurino A., Zullo F., Valutare le comunità per minori: un’esperienza di focus group con giovani dimessi, intervento presentato al Congresso Nazionale AIP 2009 della Sezione di Psicologia dello Sviluppo, Università degli Studi di Bari, 4-5 dicembre 2009.

– Bastianoni P., Zullo F., Taurino A., Formazione e supervisione clinica alle equipe educative nelle comunità per minori, intervento presentato al XVI congresso Infad e al “First International congresso of Icaro “Psicologia y sociedad en el siglo XXI. Competencias relationales”, Torino, 27-30 aprile 2009.

– Bastianoni P., Zullo F., Taurino A., Rappresentazioni dell’intervento di comunità in giovani ex-ospiti, intervento presentato al 7° Convegno nazionale la prevenzione nella scuola e nella comunità- Convivenze, paure e reti informali”, Università degli Studi di Padova, 25-27 giugno 2009.

– Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2014), I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 7° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2013-2014, Save the Children, Roma.

– Ministero del lavoro e delle politiche sociali (2014), Affidamenti familiari e collocamenti in comunità al 31.12.2012, Istituto degli Innocenti, Firenze.

– Palareti L, Emiliani F, Bastianoni P., Berti C. (2006). Sistemi di relazione negli interventi di comunità per minori. In: Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e prospettive. Volume degli abstract. Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e prospettive. Lecce. 17-18 novembre 2006. (pp. 64 – 65). LECCE

– Palareti, L., Emiliani F., Bastianoni P., Berti C., (2006). Un modello ecologico di valutazione degli interventi rivolto alle comunità, in Promuovere benessere con persone, gruppi, comunità. VII Congresso nazionale della Società di Psicologia della Salute: Promuovere benessere con persone g. Cesena (FC). 28-30 settembre 2006. (pp. 393 – 394). CESENA: Il Ponte Vecchio (ITALY).

– Regione Emilia Romagna (2007), Direttiva in materia di affidamento familiare di accoglienza in comunità di bambini e ragazzi, Osservatorio Infanzia Adolescenza, Bologna.

– Regione Emilia Romagna (2915), Libro bianco sulle strutture di accoglienza per minori nella regione Emilia-Romagna, Osservatorio Infanzia Adolescenza, Bologna.

– Regione Toscana Centro di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza (2014), Rassegna bibliografica 2/2014, Istituto degli Innocenti, Firenze.

– Regione Toscana Centro di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza (2004), I bambini e gli adolescenti negli istituti per minori, Istituto degli Innocenti, Firenze.

– Zullo F., Bastianoni P., Taurino A., Interventi con la famiglia di origine da parte degli operatori di comunità: rappresentazioni e vissuti, intervento presentato al 7° Convegno nazionale la prevenzione nella scuola e nella comunità- Convivenze, paure e reti informali”, Università degli Studi di Padova, 25-27 giugno 2009.