COMUNICARE IN COMUNITA

Ecco in anteprima il  volume collettivo “Comuni-care in comunità”, frutto dei singoli percorsi di approfondimento e discussione tematici realizzati nell’aula virtuale della piattaforma del master “Tutela, diritti e protezione dei minori” (tdm.unife.it)

Sarà pubblicato prossimamente il volume“Comuni-care in comunità”, realizzato grazie alla collaborazione e ai contributi dei quarantacinque professionisti della vita in comunità  che per un anno si sono confrontati quotidianamente sulle tematiche centrali dell’intervento di comunità, approfondendo tutte quelle tematiche che consentono  di pensare ai contesti comunitari con un approccio relazionale,  a partire  dall’ approccio ecologico – costrutto di base che definisce la comunità come ambiente terapeutico globale – e di interpretare, alla luce di questi costrutti, sia l’organizzazione  della vita quotidiana, sia le dinamiche relazionali con i minori, con le loro famiglie d’origine e con gli interlocutori dei diversi contesti che partecipano alla costruzione e alla realizzazione degli interventi di comunità.

Oggi, infatti, risulta sempre più necessario affermare la centralità di un approccio relazionale nei servizi residenziali destinati alla cura di bambini, bambine e adolescenti segnati da traumi relazionali consumati in famiglia, da violenze subite nei lunghi viaggi per arrivare in Italia, fuggendo da paesi in guerra e ricercando almeno una possibilità di vita lontano da destini di violenza, povertà e morte.

Le comunità per minori, esposte alle maggiori critiche da parte dei media e da un sistema sociale di cura e di tutela dei diritti relazionali dei minori sostanzialmente impoverito, risentono più di altri contesti di cura ed educativo-assistenziali, di una grande deprivazione culturale e di regolari setting deputati alla riflessione e alla supervisione del proprio operato quotidiano, condizione essenziale ed indispensabile per non vanificare impegno e risorse umane, sociali e ed economiche. Questo volume cerca di offrire un’alternativa alla solitudine e alla denigrazione di cui sono oggetto le comunità per minori offrendo un’alternativa : un’esperienza possibile di formazione/supervisione a matrice relazionale con uno scambio comunicativo intenso e regolare con tutti i professionisti che hanno scelto di partecipare alla sperimentazione di una nuova dimensione didattica, formativa e di supervisione che supera i vincoli di spazi e tempi, senza rinunciare ad un ambiente relazionale autenticamente connotato, che è principio fondante di ogni comunità e di cui “Comuni-care la comunità” è espressione e risultato.
Alla presentazione di un modello di formazione /supervisione a matrice relazionale, fa seguito l’approfondimento, attraverso l’accurata disamina di dilemmi educativi, narrazioni di casi presi in carico, riflessioni sul proprio operato in comunità, degli  aspetti centrali di un intervento di comunità che non vuole rinunciare al suo mandato di accoglienza e cura individualizzata.
Nella seconda parte del volume vengono presentate tre diverse metodologie che consentono di operare, con la mediazione del linguaggio cinematografico, tramite la narrativa per ragazzi e attraverso la co-costruzione di un personale progetto educativo,nella direzione di costruire alleanze di lavoro con i ragazzi e le ragazze delle comunità non rinunciando mai a considerarli/e innanzitutto persone uniche e destinatarie di specifici progetti di vita.

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