Il diritto penale minorile rappresenta una tematica  di primario interesse, tenendo conto che la tutela processuale del minore autore di reato rappresenta una conquista abbastanza recente nella nostra storia culturale e giuridica, e gli aspetti legati alla tutela del minore vittima di reato non trovano una disciplina del tutto organica nel nostro ordinamento penale.Si terrà dal 22 al 25 settembre 2015 l’ultimo ciclo di seminari in presenza organizzati dal Master per l’a.a 2014/2015 che tratterà tale tema di  scottante attualità attraverso 7 incontri incentrati su “Il minore nel circuito della giustizia: strategie, interventi e nuovi approcci”.

Quali sono le prassi attuate  dagli operatori della giustizia minorile (assistenti sociali, educatori, magistrati, forze dell’ordine….)? Vengono adottati approcci di giustizia riparativa? Quali sono le maggiori difficoltà che devono affrontare gli operatori nell’implementazione di tali pratiche?  Quali prospettive? Come ascoltare un minore, vittima o autore di reato, già provato da esperienze sfavorevoli? Come tutelarlo? A queste e ad altre domande si cercherà di rispondere durante gli incontri che vedranno in successione  formatori  esperti  che da anni si occupano di tali tematiche.

Il primo seminario “Le forze di polizia e il minore autore di reato” a cura di Alessandro Chiarelli, della Questura di Ferrara, si propone di analizzare le problematiche della trattazione del minore non vittima, ma autore di reato, nella consapevolezza che accanto alla necessità repressiva delle condotte illecite esiste nondimeno un aspetto irrinunciabile di tutela della sua condizione. Saranno discusse con i corsisti le normative specifiche e saranno analizzati casi concreti.Il corso si propone di favorire l’acquisizione, sia per gli operatori di polizia che psico-sociali, un quadro completo delle responsabilità penali, civili e amministrative che possono seguire il fatto illecito commesso dal minore. Attraverso l’analisi della normativa il corsista potrà acquisire nozioni sulle previsioni normative, sugli strumenti preventivi e repressivi della devianza minorile.

Chiara Baiamonte,psicoterapeuta, e Salvatore Busciolano, sociologo, entrambi Giudici onorari presso il Tribunale di Bologna, discuteranno su “Adolescenti e comportamenti a rischio di coinvolgimento nella devianza, provando a  descrivere e definire insieme i contorni e le caratteristiche del fenomeno delle condotte devianti e dei comportamenti a rischio con lo scopo primario di accostarsi ad esso anche in termini di prevenzione, tanto in ambito familiare e  sociale quanto istituzionale.

Susanna Vezzadini, dell’Università degli Studi di Bologna, condurrà  il seminario Vittime ed autori di reato minorenni nel procedimento penale minorile: a proposito di ruoli scomodi. L’incontro, che si svilupperà a partire da una introduzione di ordine normativo e giuridico-sociologico su i presupposti del procedimento penale minorile italiano e sugli attori che intervengono, a diverso titolo, in esso (minorenne indagato/imputato, avvocato difensore, vittima del reato/persona offesa, pubblico ministero, giudici togati e onorari, servizi sociali, familiari del minorenne imputato/indagato, ed altre figure di supporto quali: educatore, psicologo, tutore etc.), si focalizzerà sulle tutele – o, vice versa, sulla loro assenza nel nostro ordinamento – previste per legge con particolare con riguardo alla posizione della vittima di reato quando minorenne, anche alla luce della normativa internazionale (vedi Decisione EU 29/2012). Il seminario contemplerà altresì una parte di lavoro di carattere più pratico-empirico ed esperienziale, consistente nell’analisi approfondita e nel commento di alcuni casi di studio concreti, al fine di promuovere il dibattito e la riflessione fra i partecipanti. La dott.ssa Barrocu, psicoterapeuta, nel corso del suo seminario Giustizia e ingiustizia nel vissuto traumatico di vittima e operatori, fornirà  ai partecipanti elementi base di psico-traumatologia, riflettendo sull’esperienza controtransfert che si produce in parte  nell’operatore, indagando particolarmente il tema della giustizia/ingiustizia che si attiva nel lavoro con le vittime in diverse fasi del lavoro,e sull’importanza, pertanto, del lavoro di equipe.

Il seminario Giustizia penale minorile e nuovi orientamenti riparativi, della prof.ssa Patrizia Patrizi, docente di Psicologia sociale e giuridica presso l’ Università degli Studi di Sassari svilupperà la materia della giustizia penale minorile con particolare riguardo a principi, criteri e declinazioni operative delle Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni (dpr 448/88). Tale normativa, considerata all’avanguardia a livello internazionale, costituisce l’importante esito di un dibattito fra diritto e psicologia che ha visto, storicamente, interagire il sistema accademico e quello delle professioni.Il dpr 448/88 afferma una concezione promozionale dell’adolescente, basata sulla costruzione di percorsi tesi alla responsabilità, alla non stigmatizzazione e de-istituzionalizzazione, alla tutela attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti (a partire dalla famiglia).Fra gli istituti processuali più evoluti, viene introdotta la sospensione del processo e messa alla prova (art. 28) che rappresenta una rilevante espressione del modello di giustizia riparativa. Il seminario trarrà spunto da tale istituto per illustrare, in un senso più generale, gli attuali approcci riparativi basati su una visione promozionale della persona e della comunità.

Durante l’intera giornata del 25 settembre la prof.ssa M.T. Pedrocco Biancardi  affronterà due temi fondamentali per chi si occupa di tutela dei minori: L’ascolto del minore e La consulenza tecnica alla magistratura.

Nel corso del primo seminario (L’ascolto del minore) verranno analizzate  le modalità adeguate per avviare e condurre un colloquio, sia in ambito clinico che in ambito giudiziario, con soggetti infradiciottenni secondo modalità adeguate alle diverse età e alle circostanze che hanno reso necessario il colloquio. L’attività seminariale mirerà ad evitare possibili ricadute traumatizzanti che potrebbero ulteriormente turbare l’equilibrio psicologico del soggetto, già provato da esperienze sfavorevoli per di più spesso patite in ambiente familiare.

 Nel seminario di chiusura del ciclo di incontri,  La consulenza tecnica alla magistratura, verranno forniti  esempi pratici di interrogatori delle parti; proiezioni di spezzoni (oscurati) di filmati di incidenti probatori, per consentire ai partecipantoi  di cogliere dal vivo le modalità concrete di acquisizione di informazioni e aiutarli a  capire, con esempi concreti, la necessità imprescindibile di rendere il più possibile chiara e documentata la relazione da consegnare al committente, evitando superficialità, approssimazioni, commenti e/o giudizi personali.Gli argomenti trattati saranno: i possibili committenti di una CTU e i diversi possibili quesiti posti al Consulente; come diventare Consulente Tecnico d’Ufficio; le varie fasi del percorso; l’utilizzo di strumenti tecnici, sia il dovere di studiare il fascicolo e di informarsi presso i servizi (sociali, scolastici, sanitari) che eventualmente si sono occupati precedentemente del caso, per contestualizzare la situazione; analisi di una CTU anonima per conoscere meglio la modalità di stesura di un elaborato peritale; l’uso degli strumenti testistici, con illustrazione delle loro specifiche funzioni e dei risultati.

Per info e iscrizioni mastertutelaminori@unife.it

Sono stati attribuiti crediti dall’Ordine degli assistenti sociali e dall’Ordine degli Avvocati

programma completo seminari 2015 (crediti)