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Care ragazze, cari ragazzi,

sembrava una vacanza inaspettata quella cominciata il 24 febbraio. Probabilmente alcuni di voi ne avranno anche gioito, dopo le fatiche della chiusura del quadrimestre. Che questa sospensione si protraesse così a lungo non lo avevamo previsto nemmeno noi. E, per quanto cerchiamo di stabilire un contatto con voi attraverso la tecnologia, vi assicuriamo che tutto questo non ci basta. Non ci basta prepararvi le video lezioni, inviarvi i compiti, leggere per voi dei testi. Non è questa la nostra preoccupazione più grande. E’ il nostro dovere, certo, è anche vostro diritto continuare ad usufruire della formazione che vi spetta. Ma quello che ci preme dirvi è che, più passa il tempo, più sentiamo la mancanza di tutto quello che avremmo potuto insegnare ed imparare insieme a voi. Più questa distanza si allunga e più comprendiamo come lontano dai vostri sguardi, dalle vostre parole, dall’affetto che ognuno di voi sa dimostrare, quei contenuti, per quanto importanti, non hanno lo stesso sapore. Il bisogno di mantenere una relazione con voi è la fonte di ispirazione di ogni lezione che registriamo, di ogni parola che pronunciamo. Vi chiediamo perciò di vedere, dietro ai contenuti, il nostro impegno per cercare di essere all’altezza di un compito che non avevamo mai immaginato ci venisse richiesto di assolvere; vi chiediamo di comprendere l’affetto e la cura che mettiamo nel lavoro al quale nemmeno in quarantena vorremmo rinunciare; vi chiediamo di fare quello che a volte noi stessi siamo in difficoltà a fare, nonostante ne avreste un grande bisogno: andare oltre quello che si vede, oltre alle apparenze, per afferrare il senso profondo che rende accessibile qualsiasi contenuto.

Pur nella difficoltà e nei sacrifici che immaginiamo grandi per la vostra età, vi chiediamo di cercare di cogliere questo tempo come un’occasione preziosa: esso comunque vi permetterà di crescere e, se ben sfruttato, contribuirà a farvi divenire ciò che veramente siete. Guardate con gratitudine le persone, genitori, fratelli e sorelle, che si adoperano per voi ogni giorno, che cercano di rendere questo tempo piacevole e costruttivo. Apprezzate il loro impegno e la loro fatica: anche se non sempre tutto riesce come vorreste e meritereste, siamo certi stiano comunque facendo del loro meglio.

Usate la tecnologia con responsabilità: essa è il grande sollievo in questo momento in cui ci sentiamo privati di tutto, ma non dimenticate i pericoli ai quali essa continua ad esporre voi ed i vostri amici. Quelli nemmeno il corona virus ha il potere di cancellarli. Continuate ad usare i social e i media per unire le persone che non possono toccarsi e non per alimentare la divisione.

Cogliete il tempo lungo di questi giorni per provare cose nuove che, magari, nemmeno pensavate di poter fare: imparate a suonare uno strumento, utilizzate i vostri tablet per leggere, ma anche per fotografare ciò che fate e vedete in questi giorni e che vi colpisce. Tutto ciò che vi accade è importante e potrete condividerlo, se volete, anche con noi, magari creando un album dei ricordi digitale. Noi faremo lo stesso. Sarà un modo per conoscerci meglio, per scoprire cose, gli uni degli altri, che permetteranno, quando finalmente potremo riabbracciarci, di vederci in una prospettiva diversa.

Voi che sapete mettervi in comunicazione e relazione molto meglio di quanto abbiamo sempre creduto, molto spesso sbagliando, utilizzate la rete digitale per mettere a frutto i vostri talenti migliori: inventate catene, flash mob, concorsi e mostre virtuali che servano a diffondere tra i vostri coetanei messaggi di speranza. La bellezza salverà il mondo, scriveva Todorov. Noi ne siamo convinti e crediamo che nessuno sappia comunicare bellezza e speranza meglio di voi. E proprio per questo, e per tutto quello che di voi oggi stiamo capendo pur non vedendovi, non vi abbiamo mai voluto bene più di così.

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