Il primo giugno 2015 e’ stato inaugurato il corso online “Le comunità per minori: modelli teorici e organizzativi e strumenti d’intervento”, realizzato dall’università di Ferrara con la collaborazione del Ceis di Ancona e diretto dalla prof.ssa Paola Bastianoni che ha visto la partecipazione di oltre 40 corsisti tra educatrici/educatori, coordinatori/ici e professionisti che a vario titolo lavorano all’ interno di comunità per minori del nostro territorio nazionale, con l’obiettivo di creare una comunità virtuale interessata ed impegnata a costruire un percorso collettivo e condiviso attraverso momenti strutturati di confronto e riflessione su aspetti tematici portanti l’intervento di comunità .
L’esperienza del primo anno si è conclusa con la pubblicazione del volume “Comuni-care in comunità”, un volume collettivo focalizzato sull’ affermazione della centralità di un approccio relazionale nei servizi residenziali destinati alla cura di bambini, bambine e adolescenti segnati da traumi relazionali ,violenze, abbandoni.

Non solo.

Il 18 ottobre 2016, a Latiano, piccolo comune della Puglia e unica realtà che, nel panorama italiano, si caratterizza per un’altissima densità di comunità residenziali, il percorso formativo dedicato alle comunità è uscito dagli spazi virtuali della piattaforma online ed ha dato vita al progetto “Tour Comunità a porte aperte”, nato con l’ obiettivo di incontrare e conoscere comunità che in diversi territori e contesti rappresentano -e sono- luoghi di vita autenticamente rivolti alla costruzione di relazioni che curano, grazie alla presenza e agli interventi di educatrici ed educatori, volontari/ie e coordinatori/trici, che ogni giorno, con passione, fatica e impegno, realizzano un’accoglienza centrata sui bisogni dei singoli, con risposte relazionali sintoniche, in grado di perturbare traiettorie evolutive a rischio e di accompagnare i minori affidati alle loro cure nel loro complesso percorso di crescita.

Come si realizza il Tour “Comunità a porte aperte?”

Su appuntamenti calendarizzati, le comunità per minori che aderiscono al progetto, ospitano il gruppo di lavoro formato dalle/dai responsabili e tutor che, insieme a corsisti/e e operatori/rici di comunità appartenenti ad altre realtà del territorio, visitano ogni singola struttura e raccolgono, attraverso interviste e videoregistrazioni, storie e testimonianze sulla progettualità di ciascuna di esse, sui servizi offerti, sulla loro storia, sulle peculiarità e specificità su cui poggia la qualità degli interventi promossi.
La ricerca e la raccolta di informazioni include elementi di tipo strutturale -tipologia di struttura;destinatari dell’accoglienza;servizio e tempi di accoglienza; risorse presenti; relazioni con le famiglie, con i servizi sociali, con la scuola, con il territorio, con il contesto di riferimento – ma anche l’analisi delle azioni e delle pratiche relative a: progetti e interventi promossi in risposta ai bisogni individuali dei/delle minori accolti/e ;stili educativi; punti di forza; elementi di criticità.

Approfondendo le specificità di ciascuna comunità per rintracciarne gli elementi distintivi, raccogliendo e sistematizzando le narrazioni relative all’ organizzazione, alle finalità educative perseguite, ai casi di minori presi in carico, ,alle modalità di realizzazione degli interventi promossi in ciascuna struttura, il progetto intende avviare riflessioni e diffondere buone prassi che testimoniano il senso e la ricchezza dell’accoglienza, delle relazioni significative e riparative, della cura e della responsabilità delle azioni educative.

A questa prima fase di conoscenza, fa seguito una seconda fase di formazione: all’interno di sedi istituzionali o luoghi rappresentativi di ciascun contesto visitato, e alla presenza e con la partecipazione di autorità, quali ad esempio i garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza, professionisti ed esperti impegnati nella tutela dei diritti dei minori, viene organizzato un incontro/seminario, aperto a tutti i professionisti e alle persone interessate a partire dalla presentazione del volume “Comuni-care in comunità”. La giornata seminariale prevede la partecipazione attiva della e delle comunità che hanno partecipato al tour.

Ogni giornata vede uno spazio dedicato all’incontro tra il gruppo di lavoro e gli ospiti delle comunita’.

Cosi organizzato e condotto, il tour reifica e sostanzia con la partecipazione diffusa su tutto il territorio italiano l’approccio relazionale che fa da frame teorico del volume “Comuni-care in comunità”,e, attraverso storie di vita di comunità, documenta,con uno sguardo dall’interno, la realizzabilità di buoni interventi e di precisi modelli educativi alla luce di una concezione della comunità per minori intesa come luogo di interazioni e relazioni autentiche e co-costruite nel rispetto della complessità delle relazioni stesse e della pluralità di azioni ed interventi che ciascun contesto, alla luce delle proprie risorse e del proprio ambiente di riferimento, è in grado di attivare.
Attraverso una analisi teorica e pratica,quindi, il tour comunità propone un confronto aperto con diverse modalità di lavoro con minori, riconducibili , tuttavia, ad un comune approccio di tipo relazionale,distintivo di quelle comunità che si configurano realmente quali luoghi che proteggono e si pongono, lontano da qualunque logica assistenzialistica, in una dimensione ricostruttiva delle esperienze relazionali significative.

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