inside out

Regia: Pete Docter, Ronnie del Carmen

Genere: Animazione, Commedia

Tipologia: Disagio minorile

Origine: USA

Anno: 2015

Trama: Film d’animazione che racconta soprattutto le tappe di crescita di una bambina, Riley, utilizzando come punto di osservazione il suo cervello e le sue emozioni ma con uno sguardo anche al cervello e alle emozioni degli altri protagonisti. Dopo essere venuta al mondo, la piccola Rileyapre gli occhi ed ecco che la fisiologia del cervello prende vita ed il primo segnale ad attivarsi èGioia seguiranno nel corso del tempo, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto. Queste emozioni controlleranno la crescita di Riley attraverso l`uso di una consolle che permetterà loro di intervenire e dare impulso allo stato d`animo della bambina. Ad esempio la reazione di rifiuto della verdura sarà logica conseguenza dell`intervento di Disgusto, oppure la sensazione di felicità per i successi raggiunti nell’hockey vedrà l`intervento di Gioia. Sfortunatamente il viaggio di Riley verrà posto a dura prova quando tutta la famiglia dovrà trasferirsi a San Francisco, questo evento rappresenterà un trauma per Riley, cambiare citta`, scuola, amici insomma tutti eventi che richiederanno l`intervento di Rabbia, Paura e Tristezza. La situazione peggiora perché il compito delle emozioni non e` solo di gestire la vita della ragazzina, ma èanche quello di rilevare, gestire, selezionare e stoccare i ricordi. Purtroppo durante una di queste operazioni, Gioia e Tristezza saranno catapultate in un’altra area del cervello:Inizierà così una duplice avventura. Gioia e Tristezza affronteranno il loro viaggio di ritorno passando per le aree cerebrali dove ci sono tutti i ricordi della bambina, mentre Rileyresterà sotto il controllo di Disgusto, Rabbia e Paura. Inevitabilmente l`assenza di due emozioni basilari come Gioia e Tristezza, avrà forti ripercussioni sulla psiche della bambina, che inizierà ad avere atteggiamenti di rabbia e di insoddisfazione nei confronti della famiglia, degli amici, oltre ad avere difficoltà diinserimento anche nella sua nuova scuola.La situazione peggiora perché` l`assenza di Gioia e Tristezza è profondamente avvertita dalla psiche di Riley che rischia di essere compromessa irreversibilmente, le due emozioni cercheranno di accelerare il loro rientro; sarà determinante l`intervento di BingBong, amico immaginario di Riley che piange caramelle: grazie al suo sacrificio, Gioia e Tristezza riusciranno a ritornare nella cabina di comando ed a ripristinare l`equilibrio emozionale della ragazzina che tornerà ad essere felice ristabilendo il suo rapporto naturale con i genitori e con i compagni di squadra.

 Recensioni: Cosa passa per la testa di una persona? Inside Out è un film d’animazione davvero originale, l`idea di seguire i passaggi di crescita di un individuo dall’infanzia all`adolescenza, attraverso le reazioni fisiologiche del cervello è sicuramente innovativa. Divertente e per nulla banale visualizzare ed eleggere a protagonisti concreti elementi astratticome le emozioni, solitamente descritte come frutto di interazioni bioelettriche e biochimiche dei neuroni, trasformandole in figure ben definite che utilizzano una cabina di comando per controllare il soggetto. Il cartonefrutto della collaborazione Pixar/Disney, desta diverse sensazioni: di simpatia allegria  nell`osservare le manovre delle quattro emozioni che quotidianamente costruiscono il vissuto di Riley; ma anche ansia e tristezza nelle diverse vicende affrontate da Gioia e Tristezza nel viaggio di ritorno. Nella sala di controllo le emozioni guidano le decisioni, l’interazione sociale della ragazzina che dovrà imparare a gestire tutto nel viaggio che sarà la formazione della sua personalità.La memoria, il subconscio, la produzione onirica,  il pensiero astratto, tutto viene mostrato con grande attenzione e originalità: la memoria a lungo termine è “un labirinto di corridoi e scaffali”, un archivio storico colorato di grande importanza; i ricordi base sono fondamentali  perché alimentano gli aspetti della personalità, isole sospese nell’aria della coscienza; Immagilandia vista come un set cinematografico, il treno dei pensieri. Persino i costumi indossati dalle emozioni non sono da sottovalutare perché sono dovuti a scelte accurate dei realizzatori del film. Non è un caso che Rabbia vesta come un impiegato americano, Tristezza sembra una esistenzialista francese, Disgusto una casalinga degli anni ‘50  e Paura un ragazzo imbranato con farfallina e camicia dai colori e dalle fantasie che mal si abbinano tra loro, mentre Gioiaindossa un semplice “straccetto” ed è l’unica senza scarpe. Inoltre è da notare che mentre le emozioni della bambina sono ancora non definite (Paura e Rabbia sono maschi mentre Gioia e Tristezza sono femmine),lo sono le emozioni degli adulti ( tutte femmine quelle della mamma e come figura sembra  prevalere Tristezza, maschili le emozioni del padre dove sembra dominare la figura di Rabbia). Anche il disegno contribuisce all’evidenziare le loro differenze e la loro complessità: Rabbia tondo così come Tristezza, spigoloso e magro Paura. E’ un viaggio nella testa di una bambina alle soglie dell’adolescenza, un viaggio che spia  anche le teste degli adulti. Un viaggio di apprendimento e di formazione. Gli adulti/spettatori/genitori, dopo aver visto questo cartone avranno un tassello in più per valutare con molta attenzione le scelte da fare che inevitabilmente coinvolgono i figli, senza sottovalutare le paure e le angosce che si realizzano nei giovanissimi, ma non solo, quando sono sottoposti ad improvvisi cambiamenti. I ragazzi potranno confrontarsi divertendosi con quanto vivono mentre entrano nel mondo della pubertà. Bellissimo e commovente l’addio di BingBong delfino, elefante, gatto che si sacrificherà entrando nell’oblio, per permettere alla sua amica che lo ha creato nell’infanzia, di crescere. Inside Out pregnante di significati è un invito alla riflessione, alla consapevolezza che tutte le emozioni sono le “voci” indispensabili l’una all’altra, necessarie per traghettarci verso i vari stadi della nostra esistenza. Avremo dalla nostra i ricordi mentre altri saranno persi per sempre forse aspirati da un’aspirapolvere. Il complicato è l’equilibrio tra loro senza che nessuna emozione prenda il sopravvento. Manon essendoci nessuno che può insegnare aregolarle forse la soluzione è solo viverle.

M. P.

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