Contenuti 

Il professionista, per un ascolto autentico del minore, deve porre grande attenzione alla fragilità e alla posizione di asimmetria in cui si trova il minore stesso, dovuta anche dalle esperienze sfavorevoli che lo hanno portato a questo impegnativo tipo di colloquio.

La prima parte dell’insegnamento prevede la trattazione di elementi di metodologia dell’ascolto attivo applicati al lavoro in ambito sociale-educativo-sanitario-giuridico con i minori. Nella seconda parte si faranno degli affondi specifici come: costruire domande evolutive; gestire l’empasse, bugie e silenzi; possibili narrazioni; connettere le ‘parole’ dei minori a quelle degli ‘adulti significativi’; ecc.
Potranno essere previsti approfondimenti specifici anche su richiesta dei corsisti stessi in connessione a specifici ambiti d’intervento professionale.

Obiettivi

Il corso si propone di fornire agli studenti metodologie e tecniche di ascolto attivo caratterizzanti il colloquio con il minore nei molteplici contesti operativi.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate:

– sviluppare capacità di auto-osservazione riflessiva nella relazione con il minore;

– sviluppare capacità di osservazione professionale;

– sperimentarsi nell’applicazione di specifici strumenti operativi;

– rileggere in maniera critica-riflessiva la teoria appresa.

Abilità comunicative:

– consolidare capacità e tecniche per gestire diverse tipologie di incontri con il minore: incontri protetti, visite domiciliari, interventi domiciliari, colloqui, ecc. in connessione anche all’età e agli obiettivi prefissati.


Docente

Giuseppina Parisi
Mediatrice familiare