VOLUMI

– Bianchi, D., Moretti, E.(2006). Vite in bilico. Indagine retrospettiva su maltrattamenti e abusi in età infantile. Quaderno 40. Istituto Nazionale degli Innocenti. Firenze.

– Bozzoli et al.,(2012). Uomini abusanti. Prime esperienze di riflessione e intervento in Italia. Rapporto di ricerca. Lenove.org

– Cox, Kotch ed Everson (2003)  A Longitudinal Study of Modifying Influences in the Relationship Between Domestic Violence and Child Maltreatment, in «Journal of Family Violence», 18.

Journal of family violence

– Di Blasio P.(2000), Psicologia del bambino maltrattato, Il Mulino, Bologna

psicologia del bambino maltrattato

– Di Blasio P.(2005), Tra rischio e protezione, Edizioni Unicopli.

tra rischio e protezione

– Franey K., Geffner R., Falconer R.(Eds) (2001). The cost of child maltreatment: who pays? We all do, S.Diego, CA: Family Violence and Sexual Assault Institute.

– Elena Di (2010), Con voce bambina, Ed. La Meridiana.

con voce di bambina

Elena Dì è la protagonista di questo romanzo. E’ anche un nome di fantasia che nasconde una bambina, ormai donna, cresciuta nella paura di un padre violento. E’ una bambina che viene non vista, come invisibili e precocemente maturi sono molti bambini come lei.

– Gargiulo B.C., Damiani R.(2010) Vittime di un amore criminale, Franco Angeli.

vittime-di-un-amore-criminale

Il testo esplora le diverse condotte violente (atti persecutori; aggressioni psicologiche, fisiche e sessuali), agite all’interno di un contesto affettivo-relazionale (famiglia e/o coppia), che possono sfociare in un drammatico epilogo (infanticidio, parricidio e uxoricidio). Dall’analisi dei diversi casi di aggressione giunti alla nostra osservazione (casi clinici) e dall’attento studio della letteratura scientifica e dei resoconti giudiziari nazionali ed internazionali riportati, è stato possibile individuare una serie di: variabili (casualità, stile di vita, caratteristiche personologiche e componenti psicopatologiche) che potrebbero predisporre una persona ad essere vittimizzata (soggetto ad alto rischio); elementi utili a tracciare una classificazione tipologica delle vittime in base ad alcune loro caratteristiche psicocomportamentali (es., il depresso, l’avido, il tormentatore, l’asociale, il criminale). Pur conservando un taglio specialistico, questo lavoro sulla violenza in famiglia si rivolge, per la sua chiarezza e semplicità esplicativa, al comune lettore che, nonostante l’impressionante numero di reati commessi in ambito domestico, ancora oggi tende o a minimizzarla con degli stereotipi “tranquillizzanti” (es., “la violenza è presente in contesti familiari culturalmente ed economicamente poveri e degradati”) o a direzionarla con atteggiamenti pregiudizievoli, provvisti di carica emotiva, verso una determinata categoria di persone.

– Glaser, D. (2002) Emotional abuse and neglect (psychological maltreatment): a conceptual framework, Child Abuse and Neglect, 26, 697-714.

– Greenpan,S.I- Pollok,G.,H. (1989) The Course of life. Psychoanalitytic Contributions Toward Undersanding Personality Development, International Universities Press, New York.

– Herman J.L. (1997), Trauma and recovery, Basic Books, N.Y., trad. ital. (2005) Guarire dal trauma, ed.Ma.Gi, Roma, (pp.133-137).

guarire dal trauma

“Guarire dal trauma” è frutto di ricerca e lavoro clinico con vittime della violenza sessuale e domestica, con veterani di guerra e vittime del terrorismo politico. È un libro sulla possibilità di ristabilire i legami e, quindi, un libro sulla guarigione: tra il mondo pubblico e quello privato, tra l’individuo e la comunità, tra gli uomini e le donne. È un libro su ciò che hanno in comune le sopravvissute a stupri e i veterani di guerra, le donne maltrattate e violentate e i prigionieri politici, i sopravvissuti ai campi di concentramento…

– Holtzworth-Munroe, A., Stuart, G.L.,(1994) Typologies of male batterers: Three subtypes and difference among them, in «Psycological Bulletin», 116.

– Luberti R., Pedrocco Biancardi M.T. (2005), La violenza assistita intrafamigliare, Franco Angeli.

violenza-assistita-intrafamiliare-

Con l’espressione “violenza assistita” – traduzione dell’inglese “witnessing violence” – si indicano quegli atti di violenza (fisica, psicologica, sessuale ed economica) compiuti su figure affettive di riferimento, di cui il bambino può fare esperienza e di cui può patire successivamente gli effetti. Il volume fornisce conoscenze e strumenti utili agli operatori socio-psico-sanitari, educativi e giudiziari che operano nel settore della tutela minorile.

– Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna (a cura di), (2009) Buone pratiche per la valutazione della genitorialità: raccomandazioni per gli psicologi, Pendragon.

buone pratiche

Promosse dall’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia-Romagna con lo scopo di aiutare gli psicologi ad assumere decisioni sulle modalità di valutazione delle competenze genitoriali, queste Buone pratiche per la valutazione della genitorialità: raccomandazioni per gli psicologi sono il frutto del lavoro appassionato di un gruppo di esperti nel settore specifico, che ha lavorato e si è confrontato intensamente per individuare punti/elementi di accordo su un terreno che ancora non offre la mole di evidenze scientifiche di altri. Il progetto è stato promosso e sostenuto nella consapevolezza che la capacità di fare cultura di un ordine professionale (ancora abbastanza giovane) deve essere declinata nella pratica, e che per fare ciò diventa imprescindibile tentare di rispondere alle legittime aspettative e richieste della cittadinanza, nella speranza di un radicamento sempre maggiore nel contesto sociale. Al termine di tanto lavoro conforta l’auspicio che questo contributo abbia la virtù di risultare di qualche utilità, e per le grandi questioni che solleva, e per le sue ricadute nella pratica della professione, non solo ai colleghi, ma anche a coloro che del nostro intervento si servono, quali avvocati e giudici, e soprattutto ai destinatari finali del nostro impegno, bambini e famiglie.

– Pedrocco Biancardi M.T. (2013) (a cura di) Curare senza allontanare, esperienze di Home Visiting, per il sostegno educativo alla famiglia.

curare senza allontanare

Questo libro si pone l’obiettivo di favorire il confronto, di tenere aperto il problema sulla situazione, sempre esecrata ma mai modificata, che vede servizi e tribunali “condannati” a lavorare sull’emergenza, a intervenire sempre sul danno e mai sul rischio, con costi umani incalcolabili; e quando si arriva al danno la possibilità di sperimentare nuovi e meno traumatici percorsi di tutela si estingue. Manca lo spazio mentale, temporale, relazionale per tentare di ottimizzare la tutela. Vittime, maltrattanti, operatori si trovano insieme dentro una bolla emotiva che ottunde le possibilità. Resta la corsa ai ripari, svanisce qualsiasi possibilità di progettazione. Ne fanno le spese tutti. Qui si cerca di raccontare, ragionando, che è però possibile fare qualcosa per modificare la situazione e, insieme, si potrebbe fare di più. In appendice si riportano i brani più significativi del documento dell’OMS che ha ispirato questo lavoro.

– Pedrocco Biancardi M.T., Soavi G. (2009). Stili di vita familiare violenti e loro riflessi sui figli. In Maltrattamento ed abuso all’Infanzia, vol 3, Franco Angeli.

– Pedrocco Biancardi M.T., Sperase L. e M: (2008), La cicogna miope, dalla famiglia che violenta alla famiglia che ripara, FrancoAngeli, Milano.

la cicogna miope

– Soavi,G.,(2009), La violenza assistita, Minori e giustizia, n.3, Franco Angeli.

RIVISTE

– Child abuse and neglect

Child Abuse & Neglect

– Journal of Interpersonal Violence

Journal of Interpersonal Violence

 

SITOGRAFIA

www.centrouominimaltrattanti.org

www.childoneurope.org

www.cismai.org

www.commissioneadozioni.it

www.crin.org

www.gruppocrc.net

www.icf-giustizia.it

www.ispcan.org

www.lavoro.gov.it

www.lenove.org

www.maschileplurale.it

www.minori.it

www.politichefamiglia.it

www.savethechildren.it

www.sisst.it

www.terredehommes.org

www.tiama.it

www.unicef.it

www.who.int

www.who.int/topics/violence/en