La meraviglia di trovare una storia in cui ci si riconosce, ci si sente a casa, accettati per quello che pensiamo di essere, è un’esperienza liberatoria. E quelle storie sono un tesoro inestimabile, un porto in cui attraccare sereni, progettarsi per poi ripartire per un nuovo viaggio. Perché noi siamo le storie che ci raccontano e raccontiamo, con cui diamo senso al mondo passato, presente e futuro. Anche per questo le storie, nel lavoro coi minori, sono una risorsa ed uno spazio relazionale fondamentale. Il tutto nello spazio di uno sguardo. Quelli differenti di chi legge lo stesso libro, facendone scoprire le diversità, capaci di renderne complessità e polisemie. Quello del lettore che cambia con la narrazione. Quello dentro cui ci incontriamo quando parliamo insieme delle storie. La rubrica vuole offrire strumenti ed uno scambio con chi pensa che i libri e le storie possano essere uno strumento importante nel proprio lavoro, a chi si sta affacciando per la prima volta a questo mondo e vorrebbe scoprirlo di più, a chi magari ha già letto e fatto leggere tanto ed è interessato ad uno spazio di aggiornamento continuo. Saranno proposte recensioni di libri nelle varie forme editoriali, scelte tra le novità e ristampe imperdibili e accompagnate da appunti e riflessioni utili per chi lavora nel sociale e coi minori. Il file rouge che accompagnerà la scelta delle storie sarà il tema delle stereotipie di genere e del corpo. Da sempre cardini del lavoro operativo e di studio dell’immaginario dell’infanzia e dell’adolescenza risulta oggigiorno sempre più vivo l’interesse e la necessità ad un suo approfondimento. Soprattutto in un panorama editoriale in cui abbondano i libri ricetta, verranno proposti libri capaci di stare dalla parte dei minori, grazie ad uno sguardo divergente ed alla qualità estetico-narrativa stessa, delle illustrazioni e del progetto editoriale in toto. A queste si aggiungeranno dei piccoli approfondimenti legati a premi, fiere e progetti di caratura nazionale ed internazionale, per offrire un aggiornamento continuo. Troveranno spazio quasi tutte le età, dai 3 anni sino ai 18, e le infinite forme di narrazione come romanzi, albi illustrati, silent book, libri tattili, raccolte di poesie e filastrocche, audiolibri e podcast. Storie dalla parte dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, capaci di rapirli, di farli sentire accolti, pungolati, trattati con rispetto della loro sensibilità ed intelligenza. Storie sincere sul mondo e del mondo.

Perché come ci ricorda José Guimarães Rosa

Il mondo era grande.

Ma tutto era ancora più grande

quando si ascolta una storia.

Emanuele Ortu

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