American Psychological Association (2005), APA Policy Statements on Lesbian, Gay, and Bisexual concerns. www.apa.org/pi/lgbc/policy/pshome.html

– Baiamonte, C., Bastianoni, P. (2013) a, Famiglie omogenitoriali, in Rivista Bambini, Novembre 2013, Ed. Junior

– Baiamonte, C., Bastianoni, P. (2013) b, Educare alle differenze familiari, in Rivista Bambini, Dicembre 2013, Ed. Junior

– Bandura, A. (1986) Social foundations of thought and action: A social cognitive theory, Englewood Cliffs (NJ), Prentice-Hall

social foundations

– Bastianoni, P.. Funzioni di cura e genitorialità. Rivista Italiana di Educazione Familiare, Italia, 1, ott. 2009.

– Biemmi I. (2010), Educazione sessista, Stereotipi di genere nei libri delle elementari, Ed. Rosenberg  &  Sellier

  Dati della ricerca MoDiDi:  www.modidi.net

educazione sessista

Esiste un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati e padri severi ma anche da madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse. Questo universo fantastico è quello con cui si interfacciano quotidianamente i bambini e le bambine che frequentano le elementari, quando leggono le storie raccolte nei loro libri di lettura. All’inizio del Duemila la scuola italiana continua a tramandare modelli di mascolinità e femminilità rigidi e anacronistici. Il progetto POLITE (Pari opportunità nei libri di testo), nato sulla scia della Piattaforma di Pechino del 1995, aveva elaborato un Codice di Autoregolamentazione per gli editori, ma pare che le sue indicazioni non siano state accolte. Occorre allora che maestri e maestre, educatori e educatrici, si dotino di strumenti utili a decostruire il fondamento sessista su cui si fondano i saperi trasmessi a scuola. Questo libro mette a disposizione di lettrici e lettori un kit di strumenti (di tipo sia quantitativo che qualitativo) che l’autrice ha testato in una ricerca condotta su un campione di dieci libri di lettura della classe quarta elementare, di alcune delle maggiori case editrici italiane: De Agostini, Nicola Milano, Piccoli, Il Capitello, La Scuola, Giunti, Elmedi, Piemme, Raffaello, Fabbri. I risultati dell’indagine testimoniano l’urgenza di liberare le nuove generazioni da un immaginario di Principi Azzurri e Belle addormentate nel bosco.

– Dèttore, D., Antonelli, P., Santoni, B., Pazzaglia, I., (2012) La prevenzione del bullismo omofobico: un intervento sulle discriminazioni legate agli stereotipi e ai ruoli di genere, Rivista di sessuologia clinica XIX-2012/1, Franco Angeli Ed.

– Freud A. (1936), L’Io e i meccanismi di difesa, in Opere 1922-1943, Boringhieri, Torino (1979).

– Graglia M. (2012), Omofobia. Strumenti di analisi e di intervento, Roma, Carocci

  omofobia

Il libro presenta un’analisi aggiornata e scientificamente fondata sul fenomeno dell’omofobia sociale, ossia quell’insieme di rappresentazioni culturali, di credenze, di atteggiamenti e di pratiche sociali che invalidano, sviliscono o aggrediscono le identità e i comportamenti non eterosessuali. Pur essendo il tema dell’orientamento omosessuale di costante attualità nel dibattito nazionale, mancano, infatti, informazioni accurate che chiariscano le dimensioni coinvolte nel processo di esclusione/inclusione, siano esse di natura individuale, sociale o culturale. Il volume, oltre a fornire informazioni sull’omonegatività da un punto di vista psicologico, sociologico, antropologico ed educativo, intende anche illustrare gli strumenti, concettuali e operativi, per la progettazione di interventi di sensibilizzazione ai temi dell’identità sessuale, di decostruzione degli stereotipi e di riduzione dei pregiudizi, presentando linee guida e best practices nazionali e internazionali. Rivolto, innanzitutto, ai professionisti (formatori, psicologi, psicoterapeuti, sociologi, insegnanti, educatori e operatori sanitari) interessati a comprendere i meccanismi di esclusione sociale e a rendere più effi caci gli strumenti di promozione del benessere individuale e collettivo, il volume vuole proporre, al pubblico interessato, alcune rifl essioni utili per capire le dimensioni coinvolte nel dibattito contemporaneo sulla cittadinanza delle persone lesbiche, gay, bisessuali o transessuali (LGBT).

– Kohlberg, L. (1966) A cognitive-developmental analysis of children’s sex-role concepts and attitudes, in E. Maccoby (ed.) The development of sex differences, London, Tavistock

– Lingiardi V. (2007), Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale, Milano, il Saggiatore.

citizen gay

Tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007, la questione relativa al riconoscimento giuridico delle unioni tra persone dello stesso sesso ha monopolizzato l’attenzione della stampa italiana e di buona parte del dibattito politico interno. Per eccesso di ideologia ed emotività, il confronto è rimasto tuttavia confinato tra gli attacchi rivolti alla prospettiva di una “famiglia omosessuale” e l’ammissione imbarazzata di dover fare una “concessione alla diversità” in un mondo che cambia. In sostanza, è mancata una lucida riflessione sul rapporto tra omosessualità e cittadinanza e non ci si è chiesti se la distinzione tra “etero” e “omo” possa davvero reggere sul piano giuridico. Storicamente il concetto di “omosessualità” è transitato dalla giurisdizione morale (lecito/illecito) a quella scientifica (sano/malato) a quella politica (soggetto di diritto).

– Lingiardi V. (2012), Citizen gay. Affetti e diritti, Milano, il Saggiatore.

affetti e diritti

Tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007, la questione relativa al riconoscimento giuridico delle unioni tra persone dello stesso sesso ha monopolizzato l’attenzione della stampa italiana e di buona parte del dibattito politico interno. Per eccesso di ideologia ed emotività, il confronto è rimasto tuttavia confinato tra gli attacchi rivolti alla prospettiva di una “famiglia omosessuale” e l’ammissione imbarazzata di dover fare una “concessione alla diversità” in un mondo che cambia. In sostanza, è mancata una lucida riflessione sul rapporto tra omosessualità e cittadinanza e non ci si è chiesti se la distinzione tra “etero” e “omo” possa davvero reggere sul piano giuridico. Storicamente il concetto di “omosessualità” è transitato dalla giurisdizione morale (lecito/illecito) a quella scientifica (sano/malato) a quella politica (soggetto di diritto).

– Lingiardi V., Nardelli N. (2007), Spazio zero. Minority stress e identità omosessuali. In Omosapiens 2. Spazi e identità queer. Roma, Carocci.

– Luborsky L (1984), Principles Of Psychoanalytic Psychotherapy: A Manual For Supportive-expressive Treatment, Perseus Book, New York.

– Martin, C. L. and Halverson, C. F. (1981) A schematic processing model of sex typing and stereotyping in children, Child Development, 52, pp. 1119–34.

– Martin, C. L. and Halverson, C. F. (1983) The effects of sex-typing schemas on young children’s memory, Child Development, 54, pp. 563–74.

– Martin, C. L., Ruble, D. N. and Szkrybalo, J. (2002) Cognitive theories of early gender development, Psychological Bulletin, 128, pp. 903–33.

– Menzies I. E. P. (1984), I sistemi sociali come difesa dall’ansia: studio sul servizio infermieristico di un ospedale, in M. Lang, K. Schweitzer (a cura di), Psicoanalisi e socioanalisi, Liguori, Napoli.

– Meyer I.H. (1995), Minority stress and mental health in gay men, in Journal of Health and social Behaviour 36, pp. 38-56.

– Meyer I.H. (2003), Prejudice, social stress and mental health in lesbian, gay, and bisexual popolations. Conceptual issues and research evidence, in Psychological Bulletin 129, pp. 674-697.

– Mischel, W. (1966) A social-learning view of sex differences in behavior, in E. Maccoby (ed.) The development of sex differences, London, Tavistock.Ruble, D. N., & Martin, C. L. (1998). Gender development. In N. Eisenberg (Ed.), Handbook of child psychology: Social, emotional, and personality development (Vol. 3, pp. 933-1016). New York: Wiley.

– Pardi F., Piccolo Uovo, Ed. Lo Stampatello, 2011

piccolo uovo

Piccolo uovo non vuole nascere perché non sa dove andrà a finire. Parte allora per un viaggio che lo porterà a conoscere i più diversi tipi di famiglia: Altan presta la semplicità del suo mondo felice per raccontare come ognuna di queste possa essere un luogo meraviglioso in cui crescere. Età di lettura: da 4 anni.

– Parr, T. Il libro delle famiglie. Ed. Piemme (Trad. Italiana), 2012

il libro delle famiglie

Alcune famiglie sono grandi, altre sono piccole. Alcune famiglie hanno lo stesso colore, altre hanno colori diversi. Ci sono tantissimi modi di essere una famiglia.

– Parr, T. It’s okay to be different, ed. Little Brown and Company, 2001

it's okay to be different

– Parr, T. The family book., ed. MTB 2003

the family book

– Pietrantoni L., Prati G., Saccinto E., (2011), Bullismo e omofobia, in Autonomie locali e servizi sociali,1 , pp. 67-79.

– Richardson J., Parnell P., (2005) , E con Tango siamo in tre. Ed. Junior

e con tango siamo in tre

Se vi capita di andare allo zoo di Central Park, perché non andate a vedere la vasca dei pinguini? Lì, confusi tra i quarantadue pinguini antartici (che hanno una bellissima linea di piume nere intorno al becco), troverete Roy e Silo, due pinguini molto speciali. Sono due maschi, ma hanno sempre fatto tutto insieme. Giocano insieme, camminano l’uno accanto all’altro, cantano insieme… Quando Roy si tuffa Silo lo segue e nuotano nelle acque della grande vasca. A loro non piacciono le femmine, stanno bene così come sono. Un giorno il custode dello zoo li vede e capisce che si vogliono bene. Gli dispiace però che non possano covare le uova come tutti gli altri: ogni giorno faticano per costruire un nido di sassi e stanno ore e ore a covare. Che tristezza vedere che alle altre coppie nascono i piccoli, mentre dal loro sasso non nasce nulla! Per fortuna al signor Gramzay viene un’idea: perché non dare a Roy e Silo l’uovo che Betty e Porkey hanno abbandonato? Il custode lo depone nel nido. Cova, riscalda, coccola… fino a quando si sente un debole pigolio. Pio, pio, pio… Pian piano il guscio si rompe ed esce un piccolo pinguino. Si chiamerà Tango, “perché per fare un Tango bisogna essere in due”…
Ecco arrivato anche in Italia l’albo sulla storia realmente accaduta dei due pinguini gay, nonostante i pronostici secondo cui nessun editore avrebbe avuto il coraggio di pubblicarlo. Stampato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2005, è stato un caso editoriale quanto mai controverso e spinoso. Addirittura, secondo le statistiche dell’American Library Association, And Tango makes three (titolo originale) è stato il libro più censurato di tutto il 2009; è sufficiente sbirciare in uno dei tanti blog d’oltreoceano per vedere le decine di commenti pro e contro: genitori infuriati, associazioni gay che esultano, biblioteche costrette a nasconderlo, maestre indignate, giudizi da parte delle istituzioni… Da un lato può anche far piacere vedere quanta attenzione sia stata data a un libro (visto quanto poco generalmente si parla di libri), ma è spaventoso vedere l’accanimento che si è manifestato nei confronti di un albo così innocente. A parte il fatto che tutto ciò è accaduto nei liberalissimi e democraticissimi Stati Uniti (se fosse accaduto nella cattolicissima Italia ci avrebbero etichettato come i soliti “conservatori e chiusi di mente”), ma già da diversi anni vengono tranquillamente pubblicati libri che trattano il tema dell’omosessualità e non si capisce perché proprio in questo caso si dovrebbe scatenare un tal pandemonio. È vero che solitamente si parla di questo argomento agli adolescenti, ma perché non spiegarlo anche ai più piccoli? Va bene, prendiamo le dovute precauzioni e spieghiamolo in maniera soft, così anche i più tradizionalisti si sentono tranquilli, ma perché non parlarne? In una società che si suppone moderna ed emancipata, in cui finalmente si dovrebbe aver capito che la dignità di una persona va riconosciuta a prescindere dai suoi gusti sessuali, non si dovrebbe vietare ai bambini di conoscere questa realtà. Oltretutto non dimentichiamo che sono molto più liberi e decondizionati degli adulti, hanno capacità di apprendimento e flessibilità di gran lunga superiori, e di certo sono i primi a non scandalizzarsi se leggono che Tango ha due papà. Tanto più che anche se si volesse nascondere l’esistenza degli omosessuali, con tutto il parlare che se ne fa alla televisione e nei discorsi quotidiani, chi si crede di ingannare? Prima o poi sentono qualcosa, per cui tanto vale cercare di parlarne nel modo migliore. E sicuramente l’albo in questione è adattissimo. Voci autorevoli l’hanno definito incantevole, delizioso, commovente e non si può dar loro torto: basta guardare le espressioni di Roy e Silo, allegre, pensierose, stupite, così complici e affiatate, per innamorarsi a prima vista di questo racconto. Henry Cole traduce con delicatezza e partecipazione la storia dei due pinguini, usando forme e colori morbidi e leggeri, illustrando un passo dopo l’altro la loro devozione verso l’uovo. La voce è data dai due scrittori (rispettivamente professore e commediografo) Justin Richardson e Peter Parnell, voce dolce e sincera che non mancherà di stupire e commuovere.

– Sapegno M.S (2011), Identità e differenze. Introduzione agli studi di genere, Mondadori, Roma.

identità e differenze

Il volume intende colmare una lacuna nella formazione secondaria in Italia, offrendo un¿introduzione storico-critica che sappia fare emergere i nodi concettuali del dibattito femminista sullo sfondo dei grandi cambiamenti storico-sociali occorsi dalla Rivoluzione francese fino ai giorni nostri. Il testo fornisce una introduzione agile ed accessibile allo studio della storia del movimento delle donne, discutendo gli snodi principali che hanno attraversato gli eventi storici più importanti che si sono susseguiti dal Settecento ai giorni nostri: sono oggetto di analisi le battaglie politiche, le forme dell¿associazionismo femminile, i diritti conquistati e le trasformazioni sociali e culturali. Contemporaneamente il volume presenta i percorsi di ricerca della teoria femminista, proponendo per ogni capitolo, in ordine cronologico, delle agili sezioni antologiche contenenti brani esemplificativi delle opere e delle autrici più influenti. La prospettiva è dunque duplice: elemento di originalità del volume è tenere assieme aspetti storico-sociali e sviluppi teorici del movimento delle donne, mostrando le connessioni e gli elementi di continuità e/o conflittualità tra «storia» e «teoria», tra «società» e «ricerca accademica». La metodologia di ricerca è interdisciplinare: non separa gli ambiti disciplinari, prova piuttosto a mostrarne la continuità e le continue interferenze. Oggetto di analisi e di comparazione sono eventi, opere ed autrici operanti su scala internazionale. Tuttavia, il volume si propone di indagare con particolare cura il femminismo italiano.

– Schaffer R. (1996). Lo sviluppo sociale. Milano: Raffaello Cortina Editore

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“Lo sviluppo sociale” scritto da H. R. Schaffer, edito da Raffello Cortina editore, esplora il tema dello sviluppo sociale nelle sue varie sfaccettature analizzando i problemi che emergono quotidianamente nei contesti famigliare, amicale e istituzionale.
Nelle parole di Dario Varin: “Questo libro rappresenta la riflessione sulle vicende dello sviluppo di uno dei più seri ricercatori in questo campo, punto di riferimento fra i più autorevoli per tutti coloro che studiano lo sviluppo sociale umano. Schaffer possiede, molto più di altri, la capacità di collegare la ricerca con i problemi quotidiani dello sviluppo, così come si manifestano nella famiglia, nel gruppo dei compagni e nei contesti istituzionali, offrendo informazioni di carattere scientifico utili per affrontare più adeguatamente questi problemi.”

– Schaffer, H.R. (2006). I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo. Milano: Raffaello Cortina

i concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo

I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo sono descritti in relazione al loro orizzonte teoretico, storico ed empirico. Di ognuno vengono esaminati il significato e l’origine e tutti sono organizzati in sezioni corrispondenti agli argomenti di lezione tipici di questo ambito.
Per questa ragione il volume costituirà uno strumento indispensabile per tutti i corsi di psicologia dello sviluppo e sarà una guida utile per accompagnare la lettura di manuali e libri di approfondimento e verificare le proprie idee sulla natura e sull’uso di concetti.

– Slaby, R. G. and Frey, K. S. (1975) Development of gender constancy and selective attention to same-sex models Child Development, 46, pp. 849–56.

– Taurino A. (2005), Psicologia della differenza di genere, Carocci, Roma

psicologia della differenza di genere

Che differenza c’è tra sesso e genere e quali rapporti intercorrono tra questi due costrutti? Partendo da un’analisi critica del costrutto di sesso e di genere, il testo offre una riflessione sulle principali teorie della differenza sessuale e di genere, focalizzando l’attenzione sulla distinzione tra orientamenti fondati su un approccio individualistico e deterministico e orientamenti socio-costruzionisti. Sulla base degli esiti del sociocostruzionismo, il lavoro intende inoltre approfondire il discorso sugli attuali modelli culturali della differenza, centrando il focus dell’analisi sulle visioni post-moderne della soggettività connotata secondo il genere.

– Taurino A. (2008), La pratica clinica nella consultazione su questioni di genere: una riflessione sulla teoria della tecnica, in Codisposti O., Bastianoni, P., Taurino A., Dinamche relazionali ed interventi clinici. Teorie, contesti, strumenti, Carocci, Roma, pp. 259-278.

dinamiche relazionali e interventi clinici

Quali sono i possibili ambiti di intervento della psicologia clinica? Quali i modelli teorico-epistemologici da assumere per poter leggere, analizzare, interpretare e gestire la complessità dei processi relazionali che coinvolgono gli individui? Quali gli strumenti e le metodologie da adottare? Muovendo implicitamente da tali interrogativi, il testo affronta la discussione sulla rilevante interconnessione tra dinamiche relazionali e interventi clinici, spostando la riflessione su un utilizzo della clinica – come disciplina o sapere teorico-metodologico formale costituito da modelli interpretativi, strumenti e metodologie – che, nel caso specifico, ha come focus privilegiato il complesso e articolato mondo delle relazioni. Partendo da un’analisi teorica sulla clinica delle relazioni si approfondiscono gli strumenti  di valutazione e osservazione della qualità delle relazioni e le modalità attraverso le quali specifiche relazioni di tipo professionale (tra educatore e minore, tra formatore/supervisore ed équipe educativa, tra formatore/supervisore e corpo docente, tra psicoterapeuta e paziente) possono assumere una funzione clinica, offrendo una lettura che propone un passaggio dalla relazione come oggetto di analisi clinica alla relazione come strumento di intervento clinico.

– Taurino A. (2009) Famiglia, genitorialità, omogenitorialità – approccio critico-decostruttivo contro il pregiudizio omofobico, Quaderno del centro di Documentazione “Gift” , u.o. politiche familiari e Genitorialità, pp.35-48

– Taurino A., Bastianoni P., Baiamonte C. (2011) L’importanza di una educazione alle differenze.  L’omogenitorialità nelle rappresentazioni di genitori ed educatori dei servizi per l’infanzia. “Gift”,  Quaderno del Centro di Documentazione Gift, u.o. politiche familiari e Genitorialità, pp.67-81)

– Ugazio, V., & Castiglioni, M. (1998). Socialisation Models and the Construction of Self. Journal of Constructivist Psychology 11(1), 3-29.

Sitografia

www.agedonazionale.it

www.arcigay.it

www.famigliearcobaleno.org

www.noisiamopari.it

www.smontailbullo.it